La determinazione del valore degli immobili si baserà sui metri quadri al fine di migliorare i livelli di equità, perequazione e trasparenza delle informazioni reddituali e patrimoniali nel settore immobiliare. Questo, in sintesi, il liet motiv su cui si basa la riforma del catasto degli immobili che lo scorso 20 settembre la Commissione Finanze della Camera ha approvato attraverso l'esame del testo unificato delle proposte di legge che recano norme in materia di revisione del sistema fiscale mediante delega al Governo e norme in materia di contrasto all'elusione fiscale e abuso del diritto.
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lunedì 30 settembre 2013
martedì 18 giugno 2013
Piove sempre sul bagnato ...
In attesa della riforma del Catasto – che avrà comunque tempi lunghi – serve trovare “meccanismi che attenuino disparità di trattamento ingiustificate”.
Lo hanno segnalato Alessandro Buoncompagni, del servizio rapporti fiscali e Sandro Momigliano del servizio studi di struttura economica e finanziaria di Bankitalia nell'audizione in commissione finanze del Senato.
I due funzionari di via Nazionale hanno ricordato che la riforma del Catasto “potrebbe richiedere tempi recentemente stimati nell'ordine di un quinquennio”.
Lo scostamento tra “valori di mercato e valori Catastali – hanno aggiunto - tende a favorire i contribuenti più ricchi” e la “revisione dei coefficienti di rivalutazione delle rendite catastali prevista con l'introduzione dell'Imu non ha sostanzialmente alterato questa sperequazione”.
L'introduzione dell'Imu ha inoltre “comportato per le imprese - hanno proseguito i funzionari della banca d'Italia - un forte aggrazio fiscale a causa dell'incremento dei moltiplicatori.
Il gettito derivante dagli immobili di proprietà delle imprese e da fabbricati, negozi e uffici posseduti da persone fisiche è aumentato con il passaggio dall'Ici all'Imu e si stima abbia superato, nel complesso, i dieci miliardi nel 2012”.
Fonte: MonitoImmobiliare.it
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