martedì 18 giugno 2013

Piove sempre sul bagnato ...

In attesa della riforma del Catasto – che avrà comunque tempi lunghi – serve trovare “meccanismi che attenuino disparità di trattamento ingiustificate”. Lo hanno segnalato Alessandro Buoncompagni, del servizio rapporti fiscali e Sandro Momigliano del servizio studi di struttura economica e finanziaria di Bankitalia nell'audizione in commissione finanze del Senato. I due funzionari di via Nazionale hanno ricordato che la riforma del Catasto “potrebbe richiedere tempi recentemente stimati nell'ordine di un quinquennio”. Lo scostamento tra “valori di mercato e valori Catastali – hanno aggiunto - tende a favorire i contribuenti più ricchi” e la “revisione dei coefficienti di rivalutazione delle rendite catastali prevista con l'introduzione dell'Imu non ha sostanzialmente alterato questa sperequazione”. L'introduzione dell'Imu ha inoltre “comportato per le imprese - hanno proseguito i funzionari della banca d'Italia - un forte aggrazio fiscale a causa dell'incremento dei moltiplicatori. Il gettito derivante dagli immobili di proprietà delle imprese e da fabbricati, negozi e uffici posseduti da persone fisiche è aumentato con il passaggio dall'Ici all'Imu e si stima abbia superato, nel complesso, i dieci miliardi nel 2012”. Fonte: MonitoImmobiliare.it

mercoledì 12 giugno 2013

Flop Cedolare Secca, tu cosa ne pensi ?

Il gettito della cedolare secca sui canoni di locazione è inferiore a quanto si sarebbe presumibilmente ricavato con la tassazione Irpef. Né sembra esserci stata quell’emersione massiccia degli affitti in nero che la norma si proponeva. Equità e vantaggi per i contribuenti con redditi alti. Continua a leggere Fonte: MonitorImmobiliare.it

lunedì 10 giugno 2013

Scandinavia, traballano i mutui interest only

Il modello ipotecario della Scandinavia, basato sui mutui interest-only (concessi con il cosiddetto preammortamento finanziario), sta creando nuovi rischi per le economie della regione, perché troppo pochi proprietari di case stanno pagando il loro debito. A sostenerlo l'agenzia Moody's. Al ritmo attuale di ammortamento, le famiglie svedesi avranno bisogno di 140 anni, in media, per rimborsare i loro mutui per la casa, secondo le stime dell'Autorità di vigilanza finanziaria. In Danimarca, dove le famiglie stanno ancora cercando di riprendersi dallo scoppio della bolla immobiliare che ha visto calare i prezzi di oltre il 20 % rispetto al picco del 2007, i prestiti di questo tipo costituiscono più della metà dei 490 miliardi dollari del mercato dei mutui del Paese, come mostrano i dati della banca centrale. I danesi hanno il più alto carico al mondo di debito rispetto al reddito disponibile, a più del 300%, e quello di Svezia e Norvegia sta toccando livelli record di quest'anno. I mutui che prevedono il solo pagamento degli interessi nella fase iniziale hanno reso le case più accessibili, contribuendo a innalzare alle stelle i prezzi degli immobili in Norvegia e Svezia. Svezia e Norvegia hanno attraversato una difficile crisi immobiliare e finanziaria nel corso degli anni Novanta e le banche sono sottoposte ora a difficili requisiti normativi per prevenire il rischio che la situazione possa ripetersi (come quello di non fornire mutui che abbiano superato l'85% del valore di un immobile). Il Fondo monetario internazionale sta esortando la Svezia, la più grande economia nordica, a considerare l'imposizione di regole minime di ammortamento per evitare una bolla immobiliare. La Riksbank stima che il debito delle famiglie svedesi si gonfierà a un record del 177% del reddito disponibile entro il primo trimestre del 2015 da 174% di oggi. I prezzi degli appartamenti sono saliti dell'11% negli ultimi 12 mesi, e i prezzi nel centro di Stoccolma hanno registrato un'impennata del 35% dall'inizio del 2009. Fonte: Monitorimmobiliare.it

mercoledì 5 giugno 2013

Tares, pagamento anticipato a Genova: la prima rata entro il 31 luglio

Genova. Il consiglio comunale di Genova ha detto sì all’acconto del nuovo Tributo comunale sui rifiuti e sui servizi (Tares) per l’anno 2013 calcolato in base alla Tia, la vecchia imposta sulla spazzatura pagata fino al 2012.
Il Comune di Genova chiederà ai cittadini di versare l’acconto Tares in due rate, ciascuna del 41,5% della vecchia Tia versata l’anno scorso: entro il 31 luglio la scadenza della prima rata, entro il 30 settembre 2013 la scadenza della seconda
rata. Tre le rate di acconto per le imprese, ciascuna equivalente al 27,6% della vecchia Tia: entro il 15 luglio la scadenza della prima rata, entro il 16 settembre la scadenza della seconda rata, entro il 15 ottobre la scadenza della terza rata.
Pagato l’83% della vecchia Tia, cittadini e imprese a fine anno saranno chiamati a pagare il restante 17% della vecchia Tia e i probabili aumenti stabiliti dalla nuova Tares